Fringe Benefit: cosa sono, la tassazione e come erogarli con le Gift Card nel 2020
Come funzionano i Flexible benefit: da cosa dice la legge a cosa sapere sulla deducibilità, passando sui vantaggi previsti per chi sceglie di erogarli tramite le Gift Card.
Fringe Benefits 2020: l’aumento e il Decreto Agosto
In un anno complesso come questo 2020, il Welfare e i Fringe Benefit sono diventati strumenti fondamentali per fornire alle aziende una leva in più per supportare i propri dipendenti. Per questo è di certo da considerarsi un’ottima notizia il fatto che il recente Decreto Agosto (Decreto-legge del 14 agosto 2020, n. 104) comprenda tra i vari provvedimenti, una novità che impatta proprio sui Fringe Benefit: quest’anno, e solo per quest’anno, la quota di beni e servizi che le aziende possono erogare ai propri collaboratori, usando la leva fiscale è stata raddoppiata passando da 258,23 euro a 516,46 euro.
Cosa sono i Fringe Benefit e cosa dice l’Articolo 51 del Tuir
I fringe benefit, o flexible benefit, sono l’insieme di beni, servizi o agevolazioni, messi a disposizione dai datori di lavoro ai propri dipendenti come forma di retribuzione non monetaria da sommare alla busta paga. L’obiettivo è incentivare la produttività e migliorare la qualità della vita del lavoratore aumentando così il suo potere d’acquisto.
Questa forma di retribuzione rientra nei piani di welfare aziendale, è disciplinata dall’Articolo 51, comma 3 e comma 4 del Testo Unico sulle Imposte dei Redditi e comprende una serie di vantaggi come:
- auto aziendale
- telefono cellulare
- computer portatile o tablet
- buoni pasto
- gift card
- alloggio
- polizze assicurative sulla vita
- servizi di educazione e istruzione
- mensa
- ludoteca
- centri sportivi estivi e invernali
- borse di studio
- cessione di prodotti aziendali o a condizioni di favore o gratuiti
- prestiti ai dipendenti a tassi inferiori rispetto a quelli di mercato
- strumenti di previdenza complementare come i fondi pensione
Per approfondire:
Fringe Benefits ai dipendenti: la tassazione dei Flexible benefit
Il comma 3 dell’articolo 51 del TUIR disciplina il valore normale dei Fringe Benefits e specifica che il lavoratore può usufruire dei beni o servizi erogati dall’azienda nel limite di spesa di 258,23 euro che, come detto sopra, per il 2020 è stato eccezionalmente innalzato a 516,46 euro. Superato tale importo il vantaggio concorre per intero a formare il reddito da lavoro dipendente ed è quindi soggetto a tassazione.
Invece il comma 4 dell’articolo 51 del TUIR regola le norme necessarie a determinare il valore convenzionale di alcuni beni e servizi in natura come gli autoveicoli e i fabbricati concessi in uso ai dipendenti.
La normativa relativa alla tassazione dei Fringe Benefits, nel dettaglio, prevede:
- per i buoni pasto l’esclusione dalla tassazione fino all’importo di 5,29 euro giornalieri
- per le autovetture concesse a uso promiscuo la tassazione è pari al 30% del costo kilometrico determinato in base alle tabelle ACI sulla percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri
- per i prestiti concessi ai dipendenti la tassazione viene applicata sulla differenza tra il tasso d’interesse previsto dall’azienda rispetto a quello dettato dal mercato
- per gli immobili destinati al dipendente l’uso, il comodato d’uso o la locazione la tassazione è pari alla differenza tra la rendita catastale del fabbricato aumentata di tutte le spese relative al fabbricato stesso, comprese le utenze non a carico del dipendente
- per telefoni cellulari e tablet la tassazione viene applicata sulle telefonate private addebitate dal gestore telefonico scelto dall’impresa
Sono esclusi dalla tassazione i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori INPS e INAIL versati sia dal datore di lavoro che dal dipendente, i contributi versati per l’assistenza sanitaria fino a un importo massimo di 3.615,20 euro l’anno e servizi di trasporto collettivo dei dipendenti da casa alla sede di lavoro.
Fringe Benefits: la deducibilità per l’impresa nel 2020 dei Flexible Benefit
La deducibilità dei Fringe Benefits per l’impresa prevede:
- 100% di deducibilità per mensa aziendale, asili nido, borse di studio, corsi di formazione, trasporto collettivo, fringe benefits il cui importo massimo equivale a 516,46 euro, fabbricati ai dipendenti che hanno trasferito la loro residenza per lavoro
- 80% di deducibilità per telefonia destinata al lavoro e 80% per telefonia a uso promiscuo con riferimento alla parte non attribuibile al dipendente
per gli immobili destinati al dipendente l’uso, il comodato d’uso o la locazione la deducibilità è applicata nel limite del reddito dei dipendenti in base a quanto stabilito dall’art. 51.4c
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